Acqua verde in piscina: cause e rimedi


Quando si possiede una piscina, si desidera avere sempre un’acqua pulita e cristallina. Tuttavia molto spesso prima di tuffarsi, capita di osservare un cambiamento nel colore dell’acqua che pian piano inizia a diventare verde. Di seguito le cause più comuni e come risolvere il problema prendendosi cura della propria piscina, in modo corretto e costante.

Perché l'acqua della piscina diventa verde?

Se notiamo che il colore dell’acqua sta assumendo una colorazione tendente al verde, significa che è in atto un inizio di proliferazione di alghe in piscina.

Queste conferiscono all’acqua varie tonalità di verde a seconda del loro stadio di sviluppo, oltre ad un effetto torbido dovuto alla comparsa di particelle algali in sospensione.

La loro formazione è causata dalla presenza di batteri e microrganismi che inevitabilmente si introducono in piscina quando è in uso.

Il calore e le alte temperature, contribuiscono ulteriormente alla loro diffusione. Le zone della piscina dove infatti si creano le alghe, sono prevalentemente quelle più esposte al sole, in quanto questi organismi per vivere hanno bisogno di acqua e di luce.

Una imprecisa pulizia della piscina o trattamenti chimici non utilizzati adeguatamente, possono quindi essere determinanti per la comparsa di questo spiacevole risultato.

Come eliminare l’acqua verde dalla piscina

Quando le pareti e il fondo della piscina risultano viscide al tatto, è un primo segnale che indica un problema nella filtrazione o disinfezione dell’acqua. Ecco alcuni accorgimenti da prendere in considerazione per evitare che il colore si trasformi e perda la sua trasparenza.

Filtrazione acqua piscina

Il sistema di filtrazione deve essere in funzione per il tempo necessario alla depurazione di tutta l’acqua della piscina, senza superare le 8 ore giornaliere, come indicato dalle norme vigenti.

Molto importante è la pulizia dei filtri da effettuare con regolarità così da trattenere le impurità. In caso di un filtro a cartuccia, essa dovrà essere sostituita circa ogni 20 giorni.

In caso di impianto di filtrazione con pompa filtro a sabbia, è consigliabile effettuare un controlavaggio ogni 10-15 giorni. Un campanello di allarme viene lanciato dal manometro che, monitorando la pressione di esercizio, non deve mai registrare un valore superiore di 0,7 bar rispetto a quello del filtro pulito.

Per facilitare meglio il processo di filtrazione, può essere necessario utilizzare il flocculante, un prodotto la cui azione permette di far coagulare le particelle di impurità più sottili aggregandole tra loro. In questo modo i filtri hanno la possibilità di trattenere e attirare ancora più sporco. La sua applicazione avviene nello skimmer o nella vasca di compenso, dopo averlo diluito con acqua (in rapporto 1:10) per 2-3 minuti. Dopo 4-5 ore di trattamento, deve essere effettuato subito un controlavaggio della pompa. Per ottenere una maggiore nitidezza dell’acqua, può risultare necessario ripetere nuovamente il procedimento.

Quali flocculanti utilizzare? Ti proponiamo:

 

Trattamenti chimici

Il trattamento con cloro, alghicida e correttori pH sono fondamentali per avere l’acqua delle piscina pulita e cristallina, insieme a un’attenta analisi con il classico test kit.

Il cloro è il disinfettante più diffuso per il corretto processo di igienizzazione dell’acqua della piscina. La concentrazione di cloro libero deve essere compresa tra 1 e 2 ppm. Per capire qual è il corretto dosaggio, bisogna valutare la densità specifica del prodotto in rapporto alla dimensione della piscina indicata nella confezione. Mediamente ogni tavoletta di cloro lento da 200 gr può trattare 15 m³ di acqua ogni 7 giorni. L’igiene ordinaria della piscina con il cloro lento deve essere effettuata frequentemente rispetto al trattamento con il cloro shock (necessaria invece in fase di apertura e chiusura della stagione).

Il trattamento antialghe va effettuato ogni inizio stagione inserendo 10 g di prodotto per m³ d'acqua e con una frequenza di 15 giorni a dosi dimezzate. Il prodotto viene inserito nello skimmer quando l'impianto è in funzione, o nella vasca di compenso delle piscine interrate e lasciato agire.

Per evitare la formazione del colore verdognolo, è necessario controllare e regolare l’acidità dell’acqua, che non deve essere troppo elevata. Il valore ideale del pH in piscina deve sempre essere tra il 7,2 ed il 7,4 (senza mai scendere a 7 o superare il 7,6). Per correggere il pH esistono due formule:

  • pH+ liquido o granulare, da utilizzare se il valore è inferiore a 7,2 per aumentare il pH;
  • pH- liquido o granulare, da utilizzare se il valore è superiore a 7,6 per abbassare il pH.

Il giusto dosaggio del correttore di pH è determinato dal volume d’acqua e dalle indicazioni presenti sulla confezione del prodotto. Sapere quali prodotti utilizzare ed effettuare una regolare manutenzione della piscina permetterà di avere l'acqua sempre limpida e proteggerla dal rischio di diventare verde e torbida.

Sapere quali prodotti usare ed effettuare una regolare manutenzione della piscina, permetterà di avere l'acqua sempre limpida e proteggerla dal rischio di diventare verde e torbida.

Scritto da Gruppo San Marco

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