Cloro shock e cloro lento: tutto quello che c'è da sapere

Cloro shock e cloro lento: tutto quello che c'è da sapere

A cosa serve il cloro shock e il cloro lento?


Per una corretta manutenzione e disinfezione della tua piscina fuori terra o interrata, uno dei prodotti chimici fondamentali da utilizzare è il cloro. Il suo valore si esprime in mg o ppm e la concentrazione necessaria deve essere compresa tra 1 ppm e 2 ppm.

Per una corretta concentrazione di cloro in piscina si consiglia un monitoraggio settimanale dei suoi valori e agire con i prodotti chimici giusti. Esistono due tipi di cloro per piscina: lento e shock.

 

 

Quali sono le differenze tra cloro lento e cloro shock?

Per rispondere a questa domanda abbiamo chiesto a Marco Giuri, esperto di piscine del Gruppo San Marco: "Solitamente, il cloro shock si trova in commercio nel formato liquido o granulare, mentre il cloro lento è quasi sempre venduto in pastiglie dai 20 ai 250 grammi".

Le differenze tra cloro shock e cloro lento ovviamente non si limitano solo al formato. Il cloro shock contiene il 60% di cloro utile ed è un'azione d'urto, rapida e potente, effettuata soltanto all'inizio e alla fine della stagione o se ci sono state delle forti precipitazioni. Il cloro lento invece contiene il 90% di cloro, con tempi di scioglimento più lenti (circa due settimane) e si utilizza per tutto il periodo di attività della piscina, in quanto non crea nessun fastidio ai bagnanti e può essere utilizzato anche in loro presenza.

Come fare il trattamento con il cloro shock e il cloro lento?

“Il cloro shock bisogna obbligatoriamente scioglierlo in un contenitore, per poi versarlo diluito all'interno della vasca. Sconsiglio fortemente di sciogliere il cloro shock direttamente nella piscina perché c'è il rischio di danneggiare il liner” spiega Marco.

Il cloro a lento rilascio invece è prodotto in pastiglie e in teoria può essere inserito direttamente nello skimmer della piscina, ma Marco Giuri raccomanda di utilizzare dosatori galleggianti per pastiglie "perché si tratta di cloro corrosivo, ed è meglio che corroda un acquisto di entità minore come un galleggiante, piuttosto che uno skimmer".

La comodità del dosatore di cloro per piscina non si limita solo a questa precauzione, ma è legata anche alla possibilità di dosare il rilascio del cloro nella piscina, “in questo modo si riesce a gestire lo scioglimento del pastiglione più grande anche se si ha una piscina piccola”.

Cloro shock: dopo quanto fare il bagno?

Per utilizzare il cloro rapido (o shock) basta diluire dai 10 ai 15 gr per ogni metro cubo di acqua contenuta nella piscina, in una bacinella a parte. Dopodiché è necessario aspettare due o tre giorni prima di fare il bagno. Si consiglia di monitorare il livello di cloro dell’acqua (sotto il valore 2) e solo allora sarà possibile fare il bagno. L’acqua con i livelli di cloro tra 2 e 1 è balneabile, ma potrebbe leggermente irritare gli occhi.

Anche per il cloro lento si utilizzano dai 10 ai 15 gr per metro cubo di acqua, la clorazione durante la stagione balneare ha bisogno di essere ripetuta ogni due o tre settimane ma è possibile fare il bagno allo stesso tempo.

Ecco un esempio pratico: se in una piscina fuori terra rotonda con diametro 500 cm e altezza di 120 cm sono contenuti 15 metri cubi di acqua, bisogna calcolare una media di 13 gr per ogni metro cubo, quindi 13gx15 mc= 195 g - 200 g di cloro andranno benissimo.

Scritto da Gruppo San Marco

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